sabato 19 marzo 2011

“Io non ti tradirò mai”


Funziona così: vivi una relazione affettiva ormai da un certo tempo - di solito tra i 18 mesi e i 5 anni - ami il tuo partner e sei felice. O almeno così credi. Meglio, così speri. E lo speri talmente tanto che ti convinci di crederlo.
Però.
Però quando ti domandi “è quello che voglio per il resto della mia vita?” non sai rispondere. Non è che rispondi “no”, o “forse”, o “mezzogiorno e quindici”. Non rispondi affatto. Schivi la domanda, ti volgi altrove. Perché sotto sotto, deep inside, senti qualcosa che non va, un groppo in gola senza nome che quella domanda proprio non te la fa mandare giù.
E così, un giorno, trovi qualcuno che è piacevole sentire ed incontrare, che “figurati, sono impegnato/a, siamo solo amici” e quando succede è bellissimo. Poi qualcuno ti fa notare che tutto ciò è giusto un tantino incompatibile con l’essere innamorati del proprio partner e il sogno svanisce. Fine dei giochi. Niente più fantasie, solo la cruda realtà che sembra dirti “lascia o raddoppia”. E a volte è troppo tardi. O magari troppo presto.
Sono sicuro che chiunque abbia tradito pensasse che non avrebbe mai potuto farlo.